Rimuovere un tatuaggio col laser
I tatuaggi fin dall'antichità hanno sempre avuto un significato simbolico. Negli ultimi anni la pratica del tatuaggio si è diffusa sopratutto fra i giovani, quasi esclusivamente per motivi di carattere estetico. Dal punto di vista "pratico" fare un tatuaggio significa far penetrare nella cute, attraverso un ago, del pigmento di diversi colori, che rimane poi incorporato nelle cellule del derma (le quali non sono in grado di distruggerlo).
E' proprio questa caratteristica che rende permanente il tatuaggio.
Prima del laser come si rimuoveva il tatuaggio?
L'unico sistema che permetteva l'asportazione dei tatuaggi era la distruzione con diverse tecniche: chirurgia, dermoabrasione, laser CO2 , DTC della porzione di cute contenente i pigmenti; il risultato era sempre una cicatrice più o meno estesa. Negli ultimi anni si è sviluppata un altra possibilità, il laser Q-Switched , una modalità di emissione laser in cui tutta l'energia che si produce e si sprigiona dall'elemento attivo viene improvvisamente rilasciata in un unico breve impulso della durata di pochi nanosecondi.
Oggi dall'emissione in nanosecondi la tecnologia ha messo a punto un'emissione ancora più breve della durata nell'ordine del millesimo di miliardesimo di secondo (picosecondo) .
In particolare nel nostro studio utilizziamo il laser discovery pico® di quantasystem, il primo laser ai picosecondi di nuova generazione, che grazie alla sua tecnologia esclusiva risulta lo strumento più innovativo e potente presente oggi sul mercato.La potenza di picco generata da questo dispositivo è la più alta nel mercato mondiale (1,8 GigaWatt di potenza, più del doppio degli attuali concorrenti) .
E' proprio questa caratteristica che rende permanente il tatuaggio.
Prima del laser come si rimuoveva il tatuaggio?
L'unico sistema che permetteva l'asportazione dei tatuaggi era la distruzione con diverse tecniche: chirurgia, dermoabrasione, laser CO2 , DTC della porzione di cute contenente i pigmenti; il risultato era sempre una cicatrice più o meno estesa. Negli ultimi anni si è sviluppata un altra possibilità, il laser Q-Switched , una modalità di emissione laser in cui tutta l'energia che si produce e si sprigiona dall'elemento attivo viene improvvisamente rilasciata in un unico breve impulso della durata di pochi nanosecondi.
Oggi dall'emissione in nanosecondi la tecnologia ha messo a punto un'emissione ancora più breve della durata nell'ordine del millesimo di miliardesimo di secondo (picosecondo) .
In particolare nel nostro studio utilizziamo il laser discovery pico® di quantasystem, il primo laser ai picosecondi di nuova generazione, che grazie alla sua tecnologia esclusiva risulta lo strumento più innovativo e potente presente oggi sul mercato.La potenza di picco generata da questo dispositivo è la più alta nel mercato mondiale (1,8 GigaWatt di potenza, più del doppio degli attuali concorrenti) .
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Come funziona il laser per i tatuaggi?
Il Tatuaggio è costituito da migliaia di particelle di pigmento sospese nella pelle. Nei normali processi riparativi cellulari , i macrofagi rimuovono piccole particelle estranee alla pelle. Le particelle di pigmento del tatuaggio permanente sono troppo grandi per essere rimosse. Il trattamento con il laser in modalità Pico rimuove le particelle di pigmento attraverso un effetto fotoacustico, frammentandole in pezzi molto piccoli facilmente eliminabili attraverso i fisiologici e tradizionali processi di riparazione cellulare. Nel nostro centro si utilizza un laser Discovery Pico della Quanta System per i Tatoo Multicolore. |
Quante sedute ci vogliono per asportare un tatuaggio?
L'asportazione del colore avviene in circa 10 sedute, distanziate di un mese una dall'altra. L'intervallo fra le sedute è necessario perché saranno proprio le difese del derma a rimuovere il pigmento, i colori che rispondono meglio sono il blu e il nero.
E' doloroso?
Solitamente si avverte una sensazione di lieve coloro, sopportabile. In alcuni pazienti il dolore è maggiore e , pertanto , si rende necessario pretrattare l'area interessata con una crema anestetica , che viene lasciata in sede nelle due ore precedenti il trattamento.
Cosa succede dopo il trattamento?
Si avverte nelle ore successive una lieve sensazione di bruciore. Inoltre è normale la formazione di piccole corsticine che vanno medicate per una decina di giorni con una crema antibiotica.
Sole e lampade?
Durante tutto il periodo del trattamento è controindicato esporsi sia al sole che a lampade abbronzanti, in quanto i raggi ultravioletti potrebbero determinare la formazione di aree di colore diverso a livello della cute trattata.
Alla fine dei trattamenti che risultato otterrò ?
Solitamente il risultato estetico è buono. Raramente si osservano esiti cicatriziali che , comunque sono più frequenti in pazienti che tendono a formare cicatrici ipertrofiche o cheloidi. Il maggior rischio consiste nella formazione di un tatuaggio fantasma , che consiste nel negativo del tatuaggio. In questo caso il disegno apparirà di colore bianco e , anche in seguito alla normale esposizione al sole, l'area di cute interessata non si abbronzerà. E' anche per questo motivo che si cerca di eseguire un trattamento graduale , in quanto l'eliminazione rapida del tatuaggio lascia più facilmente questi esiti.
Per appuntamento e informazioni : Dr. Augusto Cadeddu 0783 78374